Pubblicati nell’ultima versione in Ottobre 2017, i CAM (Criteri Ambientali Minimi) introducono l’obbligo, per gli appalti pubblici, del rispetto di alcuni punti della norma UNI 11367 di “Classificazione acustica”, oltre che ovviamente al DPCM 5/12/97.
In particolare, al par. 2.3.5.6 del DM 11 ottobre 2017 si legge che:
- i valori dei requisiti acustici passivi dell’edificio devono corrispondere almeno a quelli della Classe II della norma UNI 11367 (Tabella 1);
- i requisiti acustici passivi di ospedali, case di cura e scuole devono soddisfare il livello di “prestazione superiore” riportato nell’Appendice A della UNI 11367;
- l ’isolamento acustico tra ambienti di uso comune ed ambienti abitativi deve rispettare almeno i valori caratterizzati come “prestazione buona” nell’Appendice B della UNI 11367;
- gli ambienti interni devono essere idonei al raggiungimento dei valori di tempo di riverbero (T) e intelligibilità del parlato (STI) indicati nella norma UNI 11532.
A meno del requisito di facciata per le scuole del DPCM 5/12/97, che rimane sempre l’obbiettivo più impegnativo da rispettare (D2m,nT,w = 48 dB), gli altri requisiti sono dunque tutti migliorativi rispetto alla norma nazionale, anche se è necessario sottolineare che i valori limite non sono direttamente confrontabili, in quanto il DPCM 5/12/97 si riferisce ad ogni singola misura, mentre la UNI 11367 fa riferimento ad un indice ‘medio’ su più misurazioni. Inoltre, vengono presi in considerazione i divisori tra ambienti “simili” della stessa unità (es. divisori tra aule), nonché il comfort interno valutato in termini di T60 e di STI (rif. UNI 11532, recentemente aggiornata).
i progettisti acustici devono dare evidenza di quanto richiesto, sia nella progettazione preliminare sia in fase di verifica in opera a fine lavori.
E’ interessante sottolineare che qualora al progetto sia richiesta una validazione rispetto ai protocolli di sostenibilità, la conformità può essere dimostrata “se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal presente criterio”.
La sensibilizzazione sui temi acustici viene pertanto ratificata da norme nazionali, e si assiste ad una sempre maggiore attenzione al comfort degli ambienti chiusi sia in tema di acustica che di vibrazioni.
Un ottimo auspicio per ridurre la “rumorosità sociale” alle nostre generazioni future !